Agosto 2024
Aggiornamenti dal dott. Crocetta
Dopo una prima settimana variabile, il mese di luglio, si è presentato nelle due successive con tempo abbastanza stabile e temperature spesso sopra le medie. Questo andamento ha portato rapidamente a situazioni di carenza di acqua a livello delle radici delle piante che erano ancora molto superficiali, soprattutto nelle piante seminate nel mese di giugno. L’ultima settimana del mese è infine trascorsa tra instabilità e variabilità, portando in molti areali piogge di diversa entità accompagnate talvolta, in alcune zone, anche da grandine.
Attualmente le piante si presentano con dimensioni variabili in relazione all’epoca di semina. In molti casi però dimostrano culmi sottili e con numero ed estensione delle foglie piuttosto limitato. Anche il numero di fiori sembra, al momento, in molti casi, inferiore a quello tipico della varietà. Questa situazione è probabilmente da mettere in relazione alle condizioni di stress che le piante hanno dovuto affrontare fino a questo momento (inizialmente periodo freddo ed eccessiva umidità nei terreni, poi caldo notevole e repentino e conseguenti condizioni di insufficienza idrica) che hanno portato a squilibri nella crescita normale delle piante. Resta solo da sperare che il mese di agosto abbia un decorso regolare con temperature che non superino le soglie massime tollerate dalla coltura con conseguente, ulteriore blocco della crescita e produzione e allegagione dei fiori.
Per alleviare lo stato di stress delle piante può essere utile l’utilizzo di biostimolanti che sono prodotti (sostanze umiche, estratti di alghe, aminoacidi ecc.) che hanno la capacità di stimolare processi naturali che migliorano l’assorbimento e l’efficienza nell’utilizzo dei nutrienti e la tolleranza a stress abiotici di varia natura.
Dal punto di vista sanitario si notano, in alcune situazioni, lievi sintomi di virosi che si manifestano con le caratteristiche decolorazioni e accartocciamenti localizzati soprattutto sulle foglie basali che però, nella maggioranza dei casi, non sembrano responsabili del mancato accrescimento delle piante. Sono presenti attacchi di ruggine e qualche prima macchia di antracnosi. In relazione alla situazione del proprio impianto e a quanto tempo è passato dall’ultimo trattamento eventualmente effettuato sarà bene pianificare, nel corrente mese di Agosto, gli interventi necessari tenendo in considerazione i tempi di carenza dei prodotti che si utilizzeranno. I trattamenti sono da programmare ai primi sintomi di presenza di funghi e successivamente a eventuali piogge superiori ai 10/15 mm o a bagnature continue delle foglie superiori a 6/7 ore. In relazione all’andamento pluviometrico delle diverse zone e a quanto già effettuato, sarà quindi opportuno quindi mettere in programma un trattamento con Azoxystrobin (Ortiva o Azaka alla dose di 1 ml per litro di acqua; tempo di carenza 14 gg e non più di due trattamenti/anno) nella prima metà del mese corrente, mentre nella seconda parte del mese (o se si fossero già effettuati i due interventi consentiti con Azoxystrobin) si consiglia di intervenire con prodotti rameici (Ossicloruri, Idrossidi, Solfati mentre è meglio evitare la poltiglia bordolese con temperature alte) controllando i tempi di carenza che possono essere, per i prodotti a base di rame, di 3 o 20 giorni in relazione al tipo composto (indicati nelle confezioni). Si precisa che non c’è carenza per i prodotti contenenti rame classificati come concimi fogliari ma sarà comunque bene distanziarli almeno 10 giorni dall’inizio delle raccolte). Rari per ora i casi di presenza di ragno rosso e se si ripeteranno eventi piovosi non è prevedibile una diffusione della problematica. Comunque il prodotto adatto a combattere questa avversità, in caso di attacco diffuso, è il Tau-fluvalinate (Evure Pro, Klartan 20 EW, Marvik Smart con 7 giorni - in fagiolo fresco - o 14 giorni - in fagiolo secco - di carenza) che ha una buona selettività per api e pronubi, agisce anche ad alte temperature e anche contro le cimici. Si tratta di un piretroide e quindi sussiste il limite massimo di due interventi/anno totali con i piretroidi disponibili ed eventualmente già usati (es. deltametrina). In caso di attacco lieve e in biologico si consiglia di effettuare un trattamento con Zolfo che ha un discreto effetto collaterale sul ragno rosso o con Sali potassici di acidi grassi o Maltodestrina.
Si ricorda infine che per la botrite (fungo che si manifesta con marciumi sui baccelli soprattutto alla fine di Agosto e nei mesi di settembre e ottobre in seguito a piogge o bagnature prolungate delle piante) i prodotti che si possono usare secondo le Linee Tecniche di Difesa integrata della Regione Veneto sono Boscalid + Piraclostrobin (Signum 100-150 g/hl, 7 giorni di carenza) Massimo tre interventi totali con strobilurine (quindi compreso Ortiva) e Fludioxonil + Ciprodinil (Switch 60-80 g/hl e 28 giorni di carenza e utilizzabile solo su fagiolo da granella raccolto secco. Massimo un trattamento) e, data la non facile reperibilità, si consiglia di procurarli per tempo. In caso di intervento con Switch, è necessario inoltre prevedere con attenzione il momento di inizio raccolta del fagiolo secco per posizionare il trattamento con il necessario anticipo dato in lungo intervallo di sicurezza indicato. In biologico contro la muffa grigia (botrite) e gli altri funghi tipici del periodo sono consigliati interventi, ai primi sintomi, con Rame, Zeolite o Bicarbonato di Potassio bagnando bene tutto l’apparato fogliare e soprattutto i baccelli.