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Note tecniche inizio anno

Agosto 2025

Aggiornamenti dal dott. Crocetta

Numerose piogge hanno caratterizzato il mese di  luglio: in media si sono verificati 6 giorni di piogge piuttosto intense e altri 5 con marcata instabilità e con precipitazioni di varia durata a seconda delle zone. Questo andamento ha portato a numerose situazioni con terreni saturi  di acqua a livello delle radici delle piante che erano ancora molto superficiali, soprattutto nelle piante seminate a fine maggio e a giugno. Le temperature  piuttosto alte all’inizio del mese di luglio, si sono successivamente abbassate e si sono registrate anche minime mattutine piuttosto basse per il periodo.  Attualmente le piante si presentano con dimensioni  variabili in relazione all’epoca di semina. In molti casi però dimostrano culmi sottili e con  numero ed estensione delle foglie  piuttosto limitato. Anche il numero di fiori sembra, al momento, in molti casi, inferiore a quello tipico della varietà. Questa situazione  è probabilmente da mettere in relazione a condizioni pregresse di stress climatico che le piante hanno dovuto affrontare fino a questo momento - inizialmente periodo freddo ed eccessiva umidità nei terreni  (maggio) , poi caldo notevole e repentino e conseguenti condizioni di insufficienza idrica (giugno) che hanno portato a inevitabili squilibri  nella crescita normale delle piante.  Ad aggravare le problematiche si sono verificati attacchi di afidi per tutto il mese di giugno e anche in luglio ed è stata rilevata una presenza crescente di cicaline (identificate dall’Università di Udine come Empoasca decedens) che con le loro punture hanno provocato, in mancanza di trattamenti insetticidi,  foglie con bollosità e zone necrotiche e, nei casi più gravi, ridotto accrescimento delle piante (variabile  in relazione  alla varietà) . 

Per alleviare lo stato di stress di piante ancora in discreto stato i salute può  essere utile l’utilizzo di biostimolanti che sono prodotti (sostanze umiche, estratti di alghe, aminoacidi ecc.) che hanno la capacità di facilitare i processi naturali che migliorano l’assorbimento e l’efficienza nell’utilizzo dei nutrienti e una certa tolleranza a stress abiotici di varia natura.

Dal punto di vista sanitario si notano, in varia misura, anche sintomi di virosi che si manifestano con le caratteristiche decolorazioni e  accartocciamenti localizzati sulle foglie che però non sembrano responsabili, nella maggioranza dei casi, del mancato accrescimento delle piante. Contro afidi (e cicaline) sono utilizzabili ancora nel mese di agosto, in regime biologico, Maltodestrina,  Piretrine (addizionare Piperonil butossido e acidificare l’acqua a pH 6 - 6,5), Sali potassici di acidi grassi, Olio di arancio dolce o Macerato di ortica oppure,  in difesa integrata, Deltametrina (es. Decis Evo 50 ml/hl ) massimo 2 interventi/anno 7 gg carenza o Acetamiprid (es. Epik SL 200 ml/hl) massimo 1 intervento/anno 14 gg carenza. Sono presenti anche attacchi di ruggine e qualche  prima macchia di antracnosi. In relazione alla situazione del proprio impianto e ai trattamenti eventualmente effettuati sarà bene pianificare, nel corrente mese, gli interventi necessari tenendo  in considerazione i tempi di carenza dei prodotti che si utilizzeranno. I trattamenti sono da programmare ai primi sintomi di presenza di funghi e/o successivamente a eventuali  piogge superiori ai 10/15 mm o a bagnature continue delle foglie superiori a 6/7 ore. In relazione all’andamento pluviometrico delle diverse zone e a quanto già effettuato, sarà quindi opportuno  mettere in programma un trattamento con Azoxystrobin (Ortiva o Azaka alla dose di 1 ml per litro di acqua; tempo di carenza 14 gg e non più di due trattamenti/anno) nella prima metà del mese corrente,  mentre nella seconda parte  del mese (o se si fossero già effettuati i due interventi consentiti con Azoxystrobin) si consiglia di intervenire con prodotti rameici (Ossicloruri, Idrossidi, Solfati mentre è meglio evitare la poltiglia bordolese  con temperature alte) controllando i tempi di carenza  che possono essere, per i prodotti a base di rame,  di 3 o 20 giorni in relazione al tipo composto (indicati nelle confezioni). Trattare sempre con piante asciutte. Si precisa che non c’è carenza per i prodotti contenenti rame classificati come concime fogliari, ma sarà comunque bene distanziarli almeno 10 giorni dall’inizio delle raccolte.

Si ricorda infine che per la botrite (fungo che si manifesta con marciumi sui baccelli soprattutto nella seconda metà di Agosto e nei mesi di settembre e ottobre in seguito a piogge o bagnature prolungate delle piante) i prodotti che si possono usare secondo le Linee Tecniche di Difesa integrata della Regione Veneto sono: Piraclostrobin (Retengo New 50 ml/hl, 28 giorni di carenza. Massimo 1 intervento/anno) Boscalid + Piraclostrobin (Signum 100-150 g/hl, 10 giorni di carenza). Massimo 3 interventi totali/anno con strobilurine (quindi compreso Ortiva)  e Fludioxonil + Ciprodinil (Switch 80/100 g/hl e 28 giorni di carenza. Massimo 1 trattamento/anno). Data la non facile reperibilità, si consiglia di procurarli per tempo. In caso di intervento con  Switch e Retengo New, è necessario inoltre prevedere con attenzione il momento di inizio raccolta del fagiolo per posizionare il trattamento con il necessario anticipo dato il lungo intervallo di sicurezza previsto (28 giorni). In biologico contro la muffa grigia (botrite) e gli altri funghi tipici del periodo sono consigliati interventi, ai primi sintomi, con Prodotti Rameici, Zeolite o Bicarbonato di  Potassio bagnando bene tutto l’apparato fogliare e soprattutto i baccelli e ripetendo l’intervento in caso di piogge dilavanti.


Dott. Giuseppe Crocetta