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Note tecniche mese

Maggio 2024

Aggiornamenti dal dott. Crocetta

Il mese di aprile ha fatto registrare temperature più basse della norma con piogge di varia intensità ed è comparsa anche la neve. Nelle brevi pause senza pioggia i lavori preparatori dei terreni, la concimazione, la stesura dei teli e dei sostegni sono stati comunque realizzati nella maggioranza delle aziende, ma i terreni, in particolare modo quelli argillosi, si presentano ora molto umidi anche per le ulteriori precipitazioni verificatesi nei primi giorni di maggio.
Chi fosse comunque riuscito a seminare nei brevi periodi intercorsi fra eventi piovosi, dovrà controllare, nei dieci/dodici giorni successivi, le nascite per verificare se i semi siano germinati, verificando quindi quante piantine siano effettivamente presenti e in buona salute. Non appena ci saranno condizioni opportune, bisognerà eventualmente procedere a risemine dove ci siano mancanze o dove i semi presentassero marcescenze. Risulterà utile anche, nei giorni precedenti l’eventuale risemina, muovere leggermente il terreno nel foro del telo in modo da agevolare una più veloce evaporazione della possibile acqua in eccesso.

La luna favorevole alle semine (crescente) è iniziata il giorno 9 e si prolunga fino al 23 di questo mese.

Considerato quindi l’andamento climatico già verificatosi e quello previsto, si ritiene che, in generale, l’epoca più opportuna per procedere alle semine sia proprio il periodo della seconda e terza decade del mese auspicando che il tempo finalmente si normalizzi. Naturalmente il terreno dovrà essere in condizioni di non eccessiva umidità e questo si verificherà prima in terreni leggeri e sabbiosi e successivamente in quelli argillosi e pesanti e più velocemente se ci saranno condizioni ventose. Si consiglia quindi di procedere con le semine appena possibile, ma compatibilmente con temperature e umidità del terreno idonee.
Si ricorda che sono necessari circa 15 gradi di temperatura del terreno per procedere con le semine e che questa temperatura è stata riscontrata sia a Lamon che a Sovramonte già in data 10 maggio.

Si consiglia una profondità di semina non eccessiva (in media non oltre 3 cm) e di non eccedere con il numero di semi per ogni tutore. Verificare gli impianti dopo 7/8 giorni dalla semina e procedere ad un sollecito ripristino delle eventuali piantine mancanti, lesionate da parassiti o eccessivamente deboli.
Si segnalano notevoli presenze di chiocciole e lumache quindi controllarne la presenza prima che le piante di fagiolo emergano. In caso intervenire preventivamente con fosfato di ferro (utilizzabile anche in biologico) da distribuire, in piccola quantità, in prossimità delle piante, alla sera e con terreno umido.
Nelle aziende che in passato hanno avuto problemi di topi si consiglia di posizionare con i guanti, fra le linee di congiunzione dei teli delle tegole con sotto le apposite esche per roditori. Questo garantirà un importante contenimento iniziale delle popolazioni. Rinnovare le esche quando non siano più visibili.

Si raccomanda infine di controllare la presenza di afidi su piante spontanee (solanum nigrum = erba morella), fruttiferi (meli, ciliegi, albicocchi), ornamentali (rose) in prossimità degli impianti di fagioli. Più di qualche focolaio è già presente in alcune aree. E’ opportuno intervenire subito con gli appositi prodotti, in maniera localizzata, per evitare che si trasferiscano successivamente sulle giovani piantine di fagiolo.


Dott. Giuseppe Crocetta